Corte Manzoni Bed and Breakfast

Tra mare, divertimento e cultura ecco per voi gli eventi nel Salento

Nel periodo natalizio il Salento si arricchisce di diversi eventi fra presepi viventi, sagre e mercatini.
Un aspetto tipico dell’area salentina è quella della realizzazione in molti comuni della Provincia di Lecce dei “presepi viventi”. La bellezza di questi presepi risiede tutta nell’unicità di ciascuno di essi, realizzati con la dedizione delle amministrazioni e pro loco di ogni paese, in ambientazioni sempre molto belle come campagne, antiche corti o palazzi.
Uno dei presepi salentini più famosi in assoluto è quello di Tricase, una tradizione lunga 38 anni. Un viaggio nella storia, varcando la linea del tempo, si fa un passo indietro di 2000 anna e ci si proietta nella Palestina di Erode. Lungo il percorso si rivivono le atmosfere dell'epoca, fra i mestieri antichi , l'asino che aziona la ruota per prelevare l'acqua dai pozzi, il brusio delle api e il sapiente lavoro dell'apicoltore, il conciatore alle prese con l'arte del “pelacane” (dalla spremitura delle ghiande della quercia vallonea si ricavava il tannino, sostanza acida, fondamentale per pulire le pelli e renderle morbide), le pajare in miniatura, le botteghe per un totale di 26 scene.
Specchia
La “Betlemme salentina” conta oltre 200 figuranti. Uomini, donne e bambini per qualche giorno vivono come al tempo di Gesù, una vera e propria rappresentazione teatrale, tra le scene: l’annunciazione, la visita di Maria a sant’Elisabetta, il matrimonio, la sinagoga, gli scriba, il cestaio, il muratore, il falegname, le massaie, i casari, l’oste pronto ad offrire vino nuovo, pittule e “pane rrustutu” (pane arrostito). Quest’anno nuove strade saranno incluse nel percorso e per la prima volta sarà possibile scendere nei meandri ipogei del frantoio Scupola. Il presepe è visitabile nei giorni 25, 26, 30 dicembre e l’1 e il 6 gennaio dalle 17,30 alle 21 

Torrepaduli (Ruffano)
Questa piccola frazione del comune di Ruffano è nota per la notte di San Rocco e la danza delle spade. Proprio qui, a Palazzo Pasanisi, viene allestita e ricostruita una piccola Betlemme. L’atmosfera emozionante e nostalgica apre lo sguardo sui mestieri antichi, è un viaggio di cui ammirare ogni piccola scena: dalla tessitura alla cardatura della lana, dal lavaggio dei panni con la cenere alla riparazione della terracotta. I suonatori di zampogna e ciaramelle costruiscono un tappeto musicale che accompagna la visita e immerge nel Natale. Il presepe vivente è visitabile nei giorni 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle 17,30 alle 20,30. 

Castro
Castro vive il Natale nella sua cornice medievale e torna ad essere una contea ricca e prosperosa. Sembrerà di essere ai tempi dei cavalieri tra il Vicerè di Napoli e la Gran Contessa Elisa Gattinara, l’esercito ottomano e l’ordine dei Templari di Castro. Di sfondo, il popolo svolge le normali attività quotidiane tra vicoli e stradine che affacciano sul mare Adriatico. La rievocazione storica non tralascia la rappresentazione della Natività anche questa abbracciata dalle storiche mura delle città. “Natale in contea” prende vita nei giorni 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, dalle 17 alle 21. 
I presepi viventi possono essere visitati ogni anno in giorni diversi e ciascuno segue un proprio calendario di apertura, ma generalmente sono sempre aperti nelle ore pomeridiane almeno nei giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania.
Altre importanti sagre invernali sono la Sagra della Pittula a Specchia, la Festa del Fuoco a Zollino, la Focara di Santa Lucia a Sternatia.
La Sagra della Pittula a Specchia è tra le più antiche rinnovandosi da circa trent’anni a questa parte. Le pittule sono delle tipiche frittelle salentine fatte con farina e olio e a volte ripiene con pomodorini, rape o olive. La sagra si tiene solitamente la sera del 24 dicembre, aspettando il Natale tra stand che offrono piatti di enogastronomia locale e band locali a suonare su un palco. Si aspetta tutti insieme attorno al fuoco della Focareddha, un falò realizzato in piazza per scaldare il corpo e i cuori e come buon augurio. Potrete fare il tutto gustando le buonissime pittule!

La focara di Santa Lucia a Sternatia si tiene ogni anno il 13 dicembre, dove in ogni quartiere un tempo si organizzavano tanti piccoli falò come in altri centri. La comunità da alcuni anni ha deciso di riprendere la tradizione realizzando un unico grande falò (focara) che viene realizzato con i rami ottenuti a seguito della potatura degli alberi d’ulivo. Attorno alla focara si tiene una festa con stand gastronomici e un palco musicale in genere orientato alla musica tradizionale della pizzica.La Festa del Fuoco, anche nota come “Festa te lu focu” tra i locali, si tiene a Zollino fin dalla fine degli Anni Settanta. Voluta per recuperare la tradizione delle focare di Sant’Antonio, oggi si svolge nei giorni finali di dicembre e nel tempo si è impreziosita di riti, giochi, tradizioni, concerti, tutti rigorosamente attorno a un grande falò. La festa vuole recuperare le radici passate facendo risaltare la loro importanza anche nell’affrontare il futuro, verso una riscoperta delle cose concrete che uniscono persone e popoli.
Nel periodo natalizio il Salento si arricchisce di diversi eventi fra presepi viventi, sagre e mercatini.
Un aspetto tipico dell’area salentina è quella della realizzazione in molti comuni della Provincia di Lecce dei “presepi viventi”. La bellezza di questi presepi risiede tutta nell’unicità di ciascuno di essi, realizzati con la dedizione delle amministrazioni e pro loco di ogni paese, in ambientazioni sempre molto belle come campagne, antiche corti o palazzi.
Uno dei presepi salentini più famosi in assoluto è quello di Tricase, una tradizione lunga 38 anni. Un viaggio nella storia, varcando la linea del tempo, si fa un passo indietro di 2000 anna e ci si proietta nella Palestina di Erode. Lungo il percorso si rivivono le atmosfere dell'epoca, fra i mestieri antichi , l'asino che aziona la ruota per prelevare l'acqua dai pozzi, il brusio delle api e il sapiente lavoro dell'apicoltore, il conciatore alle prese con l'arte del “pelacane” (dalla spremitura delle ghiande della quercia vallonea si ricavava il tannino, sostanza acida, fondamentale per pulire le pelli e renderle morbide), le pajare in miniatura, le botteghe per un totale di 26 scene.
Specchia
La “Betlemme salentina” conta oltre 200 figuranti. Uomini, donne e bambini per qualche giorno vivono come al tempo di Gesù, una vera e propria rappresentazione teatrale, tra le scene: l’annunciazione, la visita di Maria a sant’Elisabetta, il matrimonio, la sinagoga, gli scriba, il cestaio, il muratore, il falegname, le massaie, i casari, l’oste pronto ad offrire vino nuovo, pittule e “pane rrustutu” (pane arrostito). Quest’anno nuove strade saranno incluse nel percorso e per la prima volta sarà possibile scendere nei meandri ipogei del frantoio Scupola. Il presepe è visitabile nei giorni 25, 26, 30 dicembre e l’1 e il 6 gennaio dalle 17,30 alle 21 

Torrepaduli (Ruffano)
Questa piccola frazione del comune di Ruffano è nota per la notte di San Rocco e la danza delle spade. Proprio qui, a Palazzo Pasanisi, viene allestita e ricostruita una piccola Betlemme. L’atmosfera emozionante e nostalgica apre lo sguardo sui mestieri antichi, è un viaggio di cui ammirare ogni piccola scena: dalla tessitura alla cardatura della lana, dal lavaggio dei panni con la cenere alla riparazione della terracotta. I suonatori di zampogna e ciaramelle costruiscono un tappeto musicale che accompagna la visita e immerge nel Natale. Il presepe vivente è visitabile nei giorni 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle 17,30 alle 20,30. 

Castro
Castro vive il Natale nella sua cornice medievale e torna ad essere una contea ricca e prosperosa. Sembrerà di essere ai tempi dei cavalieri tra il Vicerè di Napoli e la Gran Contessa Elisa Gattinara, l’esercito ottomano e l’ordine dei Templari di Castro. Di sfondo, il popolo svolge le normali attività quotidiane tra vicoli e stradine che affacciano sul mare Adriatico. La rievocazione storica non tralascia la rappresentazione della Natività anche questa abbracciata dalle storiche mura delle città. “Natale in contea” prende vita nei giorni 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, dalle 17 alle 21. 
I presepi viventi possono essere visitati ogni anno in giorni diversi e ciascuno segue un proprio calendario di apertura, ma generalmente sono sempre aperti nelle ore pomeridiane almeno nei giorni di Natale, Santo Stefano, Capodanno ed Epifania.
Altre importanti sagre invernali sono la Sagra della Pittula a Specchia, la Festa del Fuoco a Zollino, la Focara di Santa Lucia a Sternatia.
La Sagra della Pittula a Specchia è tra le più antiche rinnovandosi da circa trent’anni a questa parte. Le pittule sono delle tipiche frittelle salentine fatte con farina e olio e a volte ripiene con pomodorini, rape o olive. La sagra si tiene solitamente la sera del 24 dicembre, aspettando il Natale tra stand che offrono piatti di enogastronomia locale e band locali a suonare su un palco. Si aspetta tutti insieme attorno al fuoco della Focareddha, un falò realizzato in piazza per scaldare il corpo e i cuori e come buon augurio. Potrete fare il tutto gustando le buonissime pittule!

La focara di Santa Lucia a Sternatia si tiene ogni anno il 13 dicembre, dove in ogni quartiere un tempo si organizzavano tanti piccoli falò come in altri centri. La comunità da alcuni anni ha deciso di riprendere la tradizione realizzando un unico grande falò (focara) che viene realizzato con i rami ottenuti a seguito della potatura degli alberi d’ulivo. Attorno alla focara si tiene una festa con stand gastronomici e un palco musicale in genere orientato alla musica tradizionale della pizzica.La Festa del Fuoco, anche nota come “Festa te lu focu” tra i locali, si tiene a Zollino fin dalla fine degli Anni Settanta. Voluta per recuperare la tradizione delle focare di Sant’Antonio, oggi si svolge nei giorni finali di dicembre e nel tempo si è impreziosita di riti, giochi, tradizioni, concerti, tutti rigorosamente attorno a un grande falò. La festa vuole recuperare le radici passate facendo risaltare la loro importanza anche nell’affrontare il futuro, verso una riscoperta delle cose concrete che uniscono persone e popoli.
 


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@ grafica di Ivan Sammartino - IWStudio